LA NOSTRA mission
Scopo primario dell’associazione è quello di promuovere lo sviluppo autonomo delle persone e di aiutarle a vivere dignitosamente nella loro terra, senza dover cercare di fuggire alla ricerca di un futuro migliore in paesi lontani, dove purtroppo sappiamo che non li aspetta una vita migliore.
Questo obiettivo può essere raggiunto solo attraverso la condivisione dei progetti con le persone del posto.
Il dialogo con loro è sempre stato messo al primo posto, poiché riteniamo fondamentale capire quali sono le loro reali esigenze per poterli aiutare in maniera concreta ed efficace. Ascoltarli, per non «imporre» quello noi pensiamo sia giusto per loro, ma al contrario imparare a conoscere, condividere e rispettare una cultura diversa dalla nostra, con esigenze ed obiettivi specifici. Realizzare ogni progetto per loro ma soprattutto insieme a loro.
LA NOSTRA STORIA
L’associazione valsesiana di solidarietà “Un villaggio per amico” onlus è nata nel maggio del 2005 da un gruppo di persone che, dopo aver vissuto esperienze di aiuto presso una missione del Kenya, ha sentito profondamente dentro di sé il senso di responsabilità nei confronti di tutte quelle persone che vivono in condizioni disagiate.
L’attività dell’associazione è iniziata ad Isiolo, dove operano le Suore di S. Maria di Loreto.
L’incontro con Padre Barnabas Munene, nel 2006, è stato determinante per comprendere la difficile situazione del villaggio di Akadeli, situato nella savana, abitato da tribù di Turkana e una minoranza di Somali.
Capanne di paglia sparse in una savana arida e ventosa: li si condivideva solo povertà e vento.
Bambini malnutriti e con evidenti problemi di salute, per lo più scalzi, vestiti miseramente, ricoperti da quella terribile polvere rossa che il vento solleva di continuo. Donne che ogni giorno percorrevano molti Km per raccogliere poca acqua terrosa da un ruscello o che preparavano carbonella da vendere al mercato per pochi scellini. Uomini che cercavano di pascolare le poche capre o di trovar lavoro a giornata come spacca pietre. Le voci di quei bambini non potevano perdersi all’infinito nella savana.
Anche loro hanno il diritto di sperare in futuro che consenta loro di vivere nella loro terra in modo dignitoso.
Così, con questo desiderio e questa convinzione, decidemmo, con il supporto di padre Barnabas, di dare vita a questo importante progetto, il cui scopo primario è quello di promuovere lo sviluppo autonomo delle persone, che può essere ottenuto solo attraverso la condivisione dei progetti.
Come prima cosa parlammo con le donne e gli uomini del villaggio per individuare quali fossero le loro difficoltà maggiori. Le esigenze principali erano di avere un pozzo per l’acqua, per garantire la sopravvivenza delle persone ed una scuola per i bambini. Frequentare la scuola per questi bambini non significa solo acquisire l’istruzione necessaria per migliorare la qualità della vita, ma anche ricevere cibo e cure mediche ogni giorno.
Noi abbiamo promesso di aiutarli.
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I nostri volontari e i loro sorrisi!